[Piergirgio Renna]
L’azienda traeva nuova linfa dalla seconda generazione grazie a Roberto Turriziani, nato a Frosinone il 2 aprile 1944, figlio di Giovanni Battista.
Il 16 gennaio 1973, la società assumeva la denominazione Turriziani Petroli e, alla fine dell’anno, aumentava il capitale sociale da 900.000 lire a 49 milioni di lire.
Iniziava un nuovo corso con una visione strategica più espansionista e moderna, contrassegnata anche dall’apertura di un’unità locale a Fiuggi sulla via Anticolana.
Nel 1975, i ricavi si impennavano a 477.215.903 lire e i Turriziani tagliavano il traguardo del successo, ancora una volta con la volontà di considerarlo non un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza.
A metà degli anni settanta, entrava nella Turriziani Petroli anche il secondogenito di Giovanni Battista, Renato Turriziani, nato il 6 aprile 1949.
A Frosinone restava poco della precedente vocazione agricola della città in seguito a un processo di accelerato insediamento industriale, favorito da elementi incentivanti come l’inserimento in un’area «agevolata» dai fondi della Cassa per il Mezzogiorno, la vicinanza a Roma ossia uno dei maggiori mercati italiani, il collegamento veloce dell’autostrada del Sole.
Tutto ciò contribuiva a un ulteriore incremento demografico e determinava un ammodernamento e una dilatazione dei bisogni sino generare una grande fase di sviluppo seppure accompagnata da problemi strutturali per la crescita disarmonica tra i settori economici primari.
La F.lli Turriziani Giovanni Battista & Luigi, continuava a crescere a sua volta all’insegna della modernizzazione della quale era simbolo anche un innovativo impianto di imbottigliamento kerosene.
Lo sviluppo nel settore del commercio dei prodotti petroliferi, si estendeva a tal punto da determinare la decisione di cessare l’attività autotrasporti per conto terzi, sin dal 31 dicembre 1971.
La crescita continuava negli anni ottanta tanto da consigliare la trasformazione da società di fatto in società in nome collettivo e, poco dopo, da società in nome collettivo in società a responsabilità limitata.
L’ascesa della Turriziani petroli srl continuava con il rafforzamento dei legami con i clienti principali: nucleo industriale Frosinone, S.T.M., Sacap e, soprattutto, l’Agip a partire dalla fine degli anni settanta. Un’ascesa che non conosceva ostacoli.
Il 24 novembre 1980, si decideva di aumentare il capitale sociale da 49 a 300 milioni di lire e, il 30 marzo 1981, si deliberava di trasferire la sede sociale da Roma a Frosinone presso la già esistente sede secondaria in via Monti Lepini, 94.
Roberto Turriziani si dimostrava un abile timoniere e realizzava il quinto stadio evolutivo dell’intrapresa.
Il simbolo del nuovo corso era un nuovo modernissimo deposito di oli minerali per uso commerciale, che, il 5 ottobre 1981, la Turriziani Petroli decideva di costruire in località Selvotta a Frosinone su terreni costati 177 milioni, limitrofi al percorso dell’autostrada del Sole e a un tiro di schioppo dal casello del capoluogo.
I lavori per il nuovo deposito su un’area di 125.000 mq. , venivano ultimati nel 1983 con un investimento di oltre 700 milioni di lire.
In via Selvotta, sorgeva il nuovo quartier generale, che rappresentava la testa di ponte per un’ulteriore espansione sul mercato: i ricavi che, nel 1982, erano di quasi 8 miliardi di lire, salivano a 82 miliardi e 300 milioni di lire con un utile di 283 milioni nel 1990 e si deliberava un nuovo aumento del capitale sociale.
Nella seconda metà degli anni ottanta, Roberto compiva il sesto passo sulla strada dell’evoluzione aziendale aprendo un fronte di investimenti sul settore immobiliare.
Nel 1993, Roberto Turriziani veniva eletto presidente provinciale di Federlazio che guidava brillantemente per sei anni, tanto da meritare il prestigioso premio «Luci di Ciociaria», da parte dell’Associazione fra i Ciociari del presidente lord Charles Forte, con la seguente motivazione:
«Presidente della Federlazio, conduce con serio metodo organizzativo e cura scrupolosa l’attuazione dei programmi imprenditoriali e la risoluzione delle problematiche di innovazione tecnologica riscuotendo all’interno e all’esterno entusiastica unanimità di consensi, fiducia dei soci, forti motivazioni a sostegno del suo mandato gestionale. Ricco di esperienza e aperto alle istanze dei tempi nuovi, predilige forme e metodi operativi finalizzati allo sviluppo della Ciociaria nei vari settori dell’economia e della cultura.
Il Premio Luci di Ciociaria 1994 è pubblico riconoscimento allo spessore culturale e imprenditoriale di un grande Presidente della Federlazio».
Il 25 agosto 1995, moriva Giovanni Battista Turriziani detto “Tittino”, grande imprenditore e, nei rari momenti di relax, grande appassionato di pesca.
«Si è spento a Roma, Giovanni Battista Turriziani – scriveva il quotidiano «Ciociaria Oggi» – “Tittino”, notissima figura di imprenditore locale, conosciutissimo ed apprezzato per la carica di simpatia che riusciva a trasmettere in quanti hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e di frequentarlo».
Nel 1996, si portava a compimento una ristrutturazione della Turriziani Petroli srl e della F.lli Turriziani srl: la prima e le società controllate, restavano a Roberto e Renato Turriziani mentre la seconda e le controllate, rimanevano ai figli di Luigi Turriziani: Domenico, nato il 24 marzo 1966, Anna e Adriana.
Il 14 luglio 2000, la Turriziani Petroli si trasformava in società per azioni con un nuovo aumento di capitale; il bilancio del 2000, registrava un valore della produzione di quasi 208 miliardi di lire ed un utile di oltre 773 milioni di lire.
Giovanni Turriziani, nato a Roma il 2 ottobre 1975 e Emanuela, figli di Roberto entravano nella Turriziani Petroli e, dal 27 luglio 2006, assumevano il ruolo di procuratori speciali dell’azienda.
Nel corso del primo decennio del XXI secolo, la Turriziani Petroli faceva registrare uno sviluppo esponenziale con un forte incremento del totale dei ricavi, determinato sia dall’espansione aziendale sia dall’aumento dei costi del carburante sino a sfiorare i 250 milioni di Euro con progressivo innalzamento degli utili.
Nel 2006, Roberto Turriziani rilevava le quote sociali del fratello e proseguiva il processo di crescita dell’azienda.
La Turriziani Petroli è l’intrapresa della provincia di Frosinone, con proprietà e management ciociari, che fa registrare il più alto fatturato in assoluto come testimoniano i dati dell’ «Annuario Economico del Lazio» ed è partner dell’Eni ossia la 24° multinazionale del mondo, per ordine di grandezza.